ROMA

Chiesa di Santa Maria del Rosario

In posizione scenografica alle pendici di Monte Mario. Presso Via Trionfale.

Categoria: Luoghi di culto - Aree tematiche:

La Chiesa venne edificata intorno alla metà del XVII secolo dall’umanista Giovanni Vittorio de Rossi, segretario del cardinale Andrea Peretti, all’interno della vigna di sua proprietà, con la volontà di garantire assistenza spirituale agli abitanti del luogo. Alla sua morte, per volontà testamentaria, la cappella dedicata a Santa Maria del Rosario, o della Febbre, venne lasciata ai Padri Gerolamini per fondarvi una comunità religiosa. Il nuovo edificio fu costruito da Camillo Arcucci, allievo del Borromini, dal 1651 e si protrasse per molto tempo; subì un rifacimento ad opera di Filippo Raguzzini (1724-1726) per volontà di Benedetto XIII. Con la prima occupazione francese cadde in rovina; Gregorio XVI decise di restaurarla nel 1838: a questa fase appartiene l'esterno e la scalinata di accesso.

Il corpo di facciata ad un solo ordine è scandito da lesene che nella parte centrale

acquistano volume diventando semicolonne ioniche; in prossimità del portale con timpano spezzato, esse emergono angolarmente raddoppiando di spessore. La cupola è esternamente rivestita in piombo, sormontata da una lanterna e affiancata da un semplice campanile. L’interno presenta una pianta ellittica con quattro cappelle decorate a stucco incorniciate da alte lesene; su di esse poggia il cornicione su cui si innesta il tamburo, aperto da finestre ritmate a colonnine che diventano costoloni a raggiera convergenti verso la cupoletta centrale. La chiesa è annessa ad un convento di suore domenicane di clausura a cui appartiene una preziosa icona bizantina (VII-VIII secolo) della Madonna, probabilmente una delle più antiche in Italia e proveniente dall’area siriano-palestinese. Fu San Domenico a trasportarla in Sisto Vecchio sulla Via Appia nel 1221, dove rimase fino al 1575 quando, a causa di un’epidemia, le suore furono costrette a trasferirsi presso la chiesa dei SS. Domenico e Sisto a Magnanapoli; da qui l’icona passò a Monte Mario nell’agosto del 1931.

Tra i dipinti di maggiore rilievo, una Madonna con bambino di Antoniazzo Romano (XV secolo) ed una tela con San Domenico e Santa Caterina da Siena di Michelangelo Cerruti (XVII secolo). Una lapide in ricordo del soggiorno di Franz Liszt, celebre musicista ungherese, è stata posta nel 1911 sul fronte della rampa d’ingresso: qui, dal 1862 al 1866, compose alcune delle sue opere.

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